giovedì 21 maggio 2009

Storie di cani e di uomini

Una nostra vicina della casa di villeggiatura, molti anni fa, aveva due cani che teneva in due cucce separate, ma vicine, posizionate nella corte in prossimità all'ingresso di casa. Un giorno cucinò della pasta (ditali) per i cani e gli versò due abbondantissime razioni nelle rispettive ciotole. Nel versare la pasta un ditale cadde a terra e finì equidistante fra le due cucce; i due cani cominciarono a puntarsi, a ringhiare, guardandosi appunto in "cagnesco", rivendicando a loro modo la proprietà del ditale.
Passarono ore in quella assurda e grottesca situazione; pativano la fame per contendersi un ditale, mentre le loro ciotole abbondavano di cibo.
Non fa l'uomo a volte lo stesso ?
Mentre Dio lo ha abbondato di beni materiali e spirituali, passa il tempo scontento, desiderando qualche genere di ditale, e magari anche ringhiando contro il prossimo.

1 commento:

  1. Be non è nella natura dell'uomo cercare di avere sempre il superfluo? Adamo aveva tutto ciò che poteva desiderare e cosa fece? Andò a prendere ciò che gli era proibito e di cui non aveva bisogno ma che anzi gli nuoceva (facendo quattro calcoli possiamo dire che il tasso di mortalità da allora si alzò in maniera ESPONENZIALE XD). Scherzi a parte, ciascuno di noi in fondo non è altro che il degno erede di Adamo. Forse anche peggiori di Adamo: lui ed Eva arrecarono danno solo a sè stessi provando a superare i propri limiti; noi invece spesso arrechiamo danno non solo a noi stessi ma anche ad altri (ringhiamo e spesso ci scanniamo pure).
    La speranza di liberazione è solo Una, Una e grande, meravigliosa e potente.

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