lunedì 17 agosto 2009

Il peccato e la grazia.

Peccato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nell'etica e nella religione, si parla di peccato come di un atto religiosamente illecito, una condotta considerata riprovevole o illecita, in contrasto con i principi e le norme morali riconosciute nell'ambito di una data società.

Psicologicamente però il peccato non è che il disagio psico-fisico di chi va contro un' abitudine: il costume. Da cui deriva il senso di colpa, quale appetizione non appagata nel soddisfacimento d'uno schema abituale.

In alcune religioni l'atto peccaminoso consiste generalmente nel superare, anche involontariamente, i limiti posti dalla sfera delle cose sacre e quella delle cose profane. Più che riprovevole moralmente, il peccato è considerato pericoloso perché può attirare sul peccatore e su tutta la comunità la maledizione della divinità offesa e perciò richiede una qualche sorta di espiazione affinché l'equilibrio turbato sia ristabilito. In altre religioni il peccato attiene alla sfera morale e alla volontà ed è strettamente individuale, sebbene possa avere anche delle ripercussioni sociali.

LA GRAZIA http://it.wikipedia.org/wiki/Grazia_(teologia)


Argomento centrale della vita cristiana.
Ho sempre trovato interessante "quello che gli uomini dicono" sulla fede, sulla dottrina, e sulla vita cristiana in genere.
In alcune asettiche informazioni si trovano delle perle rare; altre volte castronerie che mostrano in modo inequivocabile quanto sia impossibile all'uomo naturale comprendere le cose di Dio.
E' difficile finanche accennare una descrizione di cosa siano grazia e peccato, ma credo che ogni credente, abbia una percezione personale (per quanto limitata) di queste realtà.
Non mi sento capace di aggiungere nulla; il post vuole essere solo un input per riflettere sul soggetto.

Nessun commento:

Posta un commento