sabato 27 giugno 2009

Ho imparato

"Ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo.
Io so essere abbassato e so anche abbondare; in tutto e per tutto sono stato ammaestrato ad esser saziato e ad aver fame; ad esser nell'abbondanza e ad esser nella penuria.
Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica". (L'Apostolo Paolo)

Paolo, aveva imparato, ed era contento.
Amava e serviva Dio SENZA PRETESE, e Dio, che è fedele e giusto, mentre da un lato non lo risparmiò da sofferenze e dolori di varia natura, dall'altro lo benedisse enormemente dandogli luce, rivelazioni, benedizioni; e l'aiuto materiale per i suoi bisogni, scampandolo più volte dal pericolo della morte.

Paolo aveva imparato, ed era contento, altri no; altri confondono Dio col genio della lampada, e appoggiati su versi isolati della scrittura, hanno costruito una strana forma di cristianesimo che li vuole tutti ricchi, sani e prosperi, in ogni ambito della vita.
Non sanno, o non vogliono sapere, che il consiglio di Dio è NELL'INSIEME DELLA PAROLA, e non in qualche verso usato a proprio piacimento.
Quando poi la vita, che quasi mai è esente da drammi, malattie, e crisi di ogni genere, gli presenta il conto, allora la soluzione è pronta, ed è la seguente:
Se sono altri a trovarsi nel bisogno o nella malattia, li accusano impietosamente di non avere avuto fede; se viceversa è toccata a loro, tirano in ballo l'Avversario, e fanno discorsi strani e inconcludenti, che non chiariscono la contraddizione esistente tra le favole che predicano e la realtà che vivono.

7 commenti:

  1. Credo che per evitare queste "delusioni" ognuno di noi dovrebbe, non solo leggere, ma scavare nella parola di Dio... solo così possiamo confrontare quegli insiegnamenti che non hanno fondamenti biblici, ma sono solo un insieme di versi presi qua e là (come hai scritto tu) per un uso "improprio"
    Ady

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  2. Il problema sta nelle "intenzioni del cuore".
    Chi segue per "pani e pesci" sarà portato a credere a qualunque promessa che solletichi il suo desiderio egoistico di ricevere, ricevere, e ricevere.
    Chi segue Gesù per Gesù, sarà guardato da illusioni e inganni.

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  3. La sofferenza è un mistero. Tutti ne faremmo volentieri a meno!!!
    Ma finché stiamo sotto questo cielo ad essa saremo sempre esposti. Qualcuno la incontra prima, qualcuno dopo, in modo più o meno intenso.
    Chissà... quando spunterà quel giorno in cui non si farà mai più notte, ne riparleremo... con Dio, con i vari Giobbe e relativi amici.

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  4. "A tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè ke credono nel suo nome" Giov.1:12 Fratelli, siamo figli di Dio, non di uno qualunque... a volte nn riusciamo a renderci conto d cosa possa significare... nel regno di Dio non c'è mediocrità e siamo eredi di una svariata quantità di promesse che non dobbiamo fare altro ke afferrare. La nostra attitudine dovrebbe essere una vita di lode e di ringraziamento, smettendola di focalizzare i problemi. Quando noi ci occupiamo dell'opera che Dio ci ha affidati, è lui che si occupa dei nostri problemi...a volte il problema non va via xkè a noi piace tanto contemplarlo! Dio ci ha messo a sedere nei luoghi celesti, e, credetemi, visto dall'alto, anke il + grande dei nostri problemi diventa piccolo piccolo! Loredana:-) Pace!

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  5. Comprendo e apprezzo il tuo desiderio di incoraggiare ad avere fede, e a fissare lo sguardo sul Signore e non sui problemi; ma il soggetto del post è altro, e cioè quello di ammettere o negare il fatto, che pur avendo genuina e sincera fede in Dio, e pur credendo a tutte le Sue promesse, il cristiano possa essere afflitto da prove di varia natura, difficoltà economiche, e malattie.

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  6. Chissà se le persone di cui parla Ebrei 11: 13-14 (e seguenti anche) erano persone mediocri?

    Peccato che c'è fin troppo spazio invece per la SUPERFICIALITA' nella chiesa!!!

    Ma qualcosa mi dice che Loredana è ancora giovane di età...

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  7. Credo di essere stata fraintesa, non volevo dare del "mediocre" a chi ha dei problemi, il mio intervento voleva essere un invito a riporre la nostra fiducia nel Signore, ovvio che cmq abbiamo ttt qnt le nostre prove e le nostre sofferenze, (anche io sn una persona cn dei problemi) a prescindere dell'età, Francesca, volevo dire che dovremmo, cm Paolo, imparare ad essere contenti nonostante le circostanze. Dio è fedele. Loredana.

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